Quanti miliardi di parole sono state scritte da quando i social network sono entrati a far parte della nostra vita? Quanti articoli hanno parlato di come facebook & company abbiano incrementato i casi di infedeltà coniugale, aprendo sempre nuove crisi tra le coppie di oggi?
Forse dovremmo rimpiangere i vecchi tempi, quando per entrare in contatto con una ragazza i potenziali fidanzati dovevano innanzitutto trovare il coraggio di chiederle il numero di telefono, per poi chiamarla, spesso ad un numero fisso al quale poteva rispondere qualunque membro della famiglia: dal fratellino di 5 anni alla nonnina ultraottantenne. Eh già, perché a qualcuno sembrerà assurdo, ma fino a non molti anni fa, internet e i cellulari non esistevano!
Ora apparentemente è tutto più facile. Il "sei su facebook?" ha sostituito il "mi dai il tuo numero?", basta un click e, come per magia, sullo schermo del nostro pc o del nostro smartphone appaiono vita morte e miracoli della persona che vogliamo conoscere: foto, post, commenti e chi più ne ha più ne metta. Spesso attendiamo il fatidico invito a cena non più stando in simbiosi col telefono di casa (apparecchio ormai in evidente via d'estinzione...), ma controllando con pazienza certosina l'icona dei messaggi, per non parlare dei cuoricini e delle faccine sorridenti che invadono la nostra bacheca quando arriva il primo bacio. Ma qui comincia il bello. Perchè quando una relazione inizia, prendono vita anche le nostre paranoie più assurde, le quali ci portano al monitoraggio continuo e costante del profilo della persona amata. Il nostro partner stringe amicizia con un essere dell'altro sesso non precisamente identificato? Ecco che subito ce li immaginiamo "tra nuvole e lenzuola" e iniziamo a piangere calde lacrime in previsione dell'imminente abbandono. O, in alternativa, partono indagini degne di un agente della Scientifica, accompagnate magari da qualche post velatamente minatorio su quanto possano diventare pericolose le persone tradite. Insomma, se con le nuove tecnologie tutto sembra più facile, in realtà pare proprio che i social network ci stiano complicando la vita. A partire dal fatto che hanno l'effetto collaterale di amplificare le nostre paure e insicurezze: se in passato siamo stati traditi o delusi, rischiamo di interpretare erroneamente ogni gesto innocente, forse per il timore di soffrire di nuovo. Soprattutto, però, non dobbiamo dimenticare che tutto ciò che scriviamo non solo resta, ma è alla mercé della nostra piccola web community e spesso proprio chi farebbe bene a starsene zitto, ha l'ardire di commentare qualche nostro post poco felice, con tutto ciò che di negativo ne consegue. Che dire quindi...il web ci aiuta, è vero, ma forse dovremmo imparare ad utilizzare i social network con la giusta misura e un pizzico di discrezione, soprattutto cercando di dare il giusto peso alle varie azioni. In fondo poi, sapete quando è il caso di preoccuparsi davvero? Quando la persona che frequentate ha un profilo su facebook ma non vi dà l'amicizia. "Eh ma io su facebook non ci vado mai..." vi risponderà con aria innocente. E voi siete lì che lo guardate col suo Iphone 13 in mano e l'Ipad sempre sotto braccio anche per andare al gabinetto. Ecco, in quel caso accettate il mio consiglio e scappate a gambe levate, prima che vi venga voglia di scoprire verità molto più che scomode!
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